j) Regole di calcolo della tariffa

Regole di calcolo della tariffa, con indicazione in forma fruibile per gli utenti, anche attraverso esempi, delle variabili su cui si basa il calcolo della quota fissa e della quota variabile, delle riduzioni applicabili agli utenti domestici e non domestici, dei meccanismi di conguaglio, delle imposte applicabili.

Le utenze domestiche sono articolate in sei categorie, in relazione al numero degli occupanti; se gli occupanti sono più di sei, si applica comunque la tariffa prevista per sei occupanti. Il numero degli occupanti, per i residenti, è allineato a quello risultante all’Anagrafe Comunale alla data del 1 gennaio dell’anno di competenza della tariffazione. Per i non residenti, in assenza di diversa dichiarazione, il numero degli occupanti viene stabilito in numero pari ad uno ai sensi dell’art. 19, comma 5 del Regolamento TARI.

Le utenze non domestiche sono differenziate in relazione all’attività svolta in più categorie ai sensi del D.P.R. n. 158/1999.

Per le  utenze domestiche, la tariffa, per ciascuna delle sei categorie, è articolata in una quota fissa ed una quota variabile ed il tributo dovuto è calcolato con la seguente formula:

TRIBUTO = (METRI QUADRATI x QUOTA FISSA) + QUOTA VARIABILE

Per le utenze non domestiche, la tariffa è sempre articolata in ciascuna categoria in una quota fissa ed una variabile, ma il tributo dovuto è calcolato con la seguente formula:

TRIBUTO = METRI QUADRATI x (QUOTA FISSA + QUOTA VARIABILE)

Infine, al tributo determinato come sopra, si aggiunge il 5%, dell’addizionale provinciale.

Ultimo aggiornamento

8 Febbraio 2023, 18:12

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